Isola Serena

Cosa provereste se vi dicessero che vostro figlio, di tre, sette o quindici anni, dovesse affrontare un intervento chirurgico?
Cosa provereste se vi assicurassero che si tratterà di un intervento praticabile in regime di “day surgery”?

Forse, dopo esservi assicurati che quella indicatavi è la miglior soluzione possibile e dopo esservi informati sulla bontà della struttura ospedaliera, rimarrebbe lo spazio per “sentire” quella morsa che prende lo stomaco, quando una fatica più grande di quel che si desidererebbe, la devono affrontare i figli. Ed i genitori? A loro è comunque chiesto d’essere forti, capaci di sostenere, di rassicurare, di incoraggiare, di motivare.

Dal mese di giugno 2008, il C.A.B. ha realizzato il progetto “Perché ho bisogno di un sorriso”, offrendo un servizio mattutino ai giovani pazienti in attesa di intervento chirurgico: un’educatrice, Alessandra, li intrattiene con giochi ed altre attività ludiche. Ciò contribuisce a diminuire l’ansia dell’imminente intervento, non solo nei minori, ma anche nei loro genitori. L’idea che muove il progetto è appunto offrire ai giovani “pazienti” e ai familiari “un’Isola Serena”, un luogo dove sentirsi accolti, dove potersi distrarre, dove nell’attesa, poter mettere in secondo piano l’imminente intervento chirurgico, poter sorridere, poter conoscere altri piccoli nella propria situazione, poter capire in modo semplice e calibrato all’età, ciò che accadrà nel corso della mattinata.

Gli effetti?
I piccoli si tranquillizzano giocando con l’educatrice e con gli altri bambini che sono nella loro stessa situazione e passano la mattinata serenamente, sentendo meno il peso delle lunghe attese, del digiuno e della tensione. Il personale sanitario riferisce un clima più sereno, l’attesa molto meno snervante, i piccoli pazienti non spaventati o addirittura traumatizzati dall’ambiente ospedaliero. Inoltre, riferisce che appaiono più tranquilli e più collaborativi al momento della somministrazione della pre anestesia, probabilmente perché già preparati a questo momento dall’educatrice durante la mattinata.

Dott.ssa Francesca Scarano, Dott.ssa Alessandra Della Corte